Sta a ciascuno di noi rimanere con gli occhi aperti per non perdere queste tracce per essere consapevoli, e non burattini manovrati senza capacità critica.
Su questo blog c'è qualche traccia, il resto non dovete mai smettere di cercarle voi.

mercoledì 26 maggio 2010

ETN, la Campagna d’Italia


Il 6 febbraio di quest’anno il signor Wolfgang Stephanow ha conquistato l’ambita carica di presidente dell’ETN. Che cos’è l’ETN o Europäische Tier- und Naturschutz? È una multinazionale che ha, almeno formalmente, una storia ventennale – segnata da contorni piuttosto tormentati – e che fa parte di un trust di ricche imprese facenti capo a un gruppo ristretto di personaggi, collegati fra loro fin dagli anni ’90 in quella che è forse la più grandiosa attività di “movimentazione” di cani randagi nel nostro emisfero.
L’ETN stessa funziona come cartello, seguendo una tendenza che si fa largo sempre più nel mondo fluido del commercio di randagi: anziché centralizzare formalmente su di sé la direzione delle attività, figura come coordinatore di un sistema di partenariato di circa un centinaio di organizzazioni diverse, ciascuna delle quali ha a sua volta i suoi collegamenti esteri, che siano fiduciari tedeschi o servizievoli agenti locali. Un sistema che offre garanzie di compensazione dei redditi e un bacino vasto e sicuro di raccolta di consensi e di offerte. In più, l’ETN vara e patrocina progetti specifici d’intervento e prelievo di animali in vari Paesi. Lo stesso Stephanow, dalla Germania, ne presiede con la moglie uno che ha come base i canili ungheresi. Quando dunque troviamo corrispondenze e scambi fra organizzazioni tedesche in giro per il mondo, sarà bene verificare se il tutto non si svolga nel grembo vigile dell’ETN. Gli animali trascinati in Germania non proviamo nemmeno a contarli. Facciamoci solo un’idea considerando che sull’impero economico dell’ETN il sole impiega parecchio a tramontare, visto che solo in Europa l’ombra della multinazionale si allunga dalla Turchia alle Canarie, passando almeno per Moldavia, Russia, Ucraina, Bulgaria, Romania, Ungheria, Grecia, Croazia, Serbia, Montenegro, Malta, Italia, Spagna, Portogallo e Irlanda (http://etn-ev.de/index.php?module=partner&index%5bpartner%5d%5baction%5d=overview).
Si sa che giocando sulla quantità si tira un po’ via, per così dire; e può accadere che nascano fastidi su dettagli inaspettati, capaci di aprire prospettive inquietanti anche agli occhi delle autorità tedesche. Qualcuno ricorderà che questo blog si è occupato di un carico fermato il 18 settembre 2009 dalle parti di Offenburg, nel Baden-Württemberg: 42 cani provenienti da Portogallo e Spagna, stipati in un camion in condizioni spaventose, con documenti buoni per incartare il pesce. Nacquero feroci discussioni anche in Germania, ma per qualche motivo nessuno sul momento fece il nome dell’organizzazione “molto conosciuta” per conto della quale avveniva quel trasporto che diede luogo a una serie di denunce. Era l’ETN. Sì, disse il suo portavoce Götz Bukenberger, era da un po’ che pensavamo di comprare un camion nuovo. Sovraccarico? Ci sono migliaia di camion sovraccarichi per strada, fu la risposta sprezzante (l’aggettivo non è nostro, è della tedesca Charity Watch. Ci associamo). Beh, a suo modo aveva quasi ragione. Lui parlava di merce. Semmai notiamo in margine che evidentemente non era la prima volta, e che forse il nostro uomo aveva qualche idea dell’intensità della circolazione di “quella” merce.

Ora, il signor Stephanow è chiamato a dare il suo nome a un piano di sviluppo appena partito, rispondendo a strategie forse concepite di recente, forse preordinate da tempo. E prende in mano la Campagna d’Italia.
In Italia l’ETN ha una sola ma importante testa di ponte: la SOS Animali International di Helga Selzle a Boccheggiano (Grosseto). La Selzle raccoglie animali, di preferenza malati o menomati, da tutta Italia (ha forti legami con l’entroterra del Centro e con la Puglia) e anche dall’estero. Alcuni se ne possono vedere esposti nella sua pagina-vetrina in tedesco. Ultimamente ha una certa fortuna: i menomati, chissà perché, stanno andando forte in Europa. Uno degli arrivi più recenti è quella Cipollina (poi Mellie) del canile di Tolentino, paraplegica, sul cui felice approdo a Grosseto si sono commossi i giornali locali marchigiani.
È dunque con la Selzle che Stephanow assembla i dati necessari su una moltitudine di orribili canili italiani: uno presso Roma e uno presso Napoli. Guardi, Stephanow, che forse ce ne sono di più: e se glielo diciamo noi… non importa, dirà di aver fatto il giro d’Italia, e forse è vero che fino a Grosseto c’è arrivato. Ora la campagna può partire, piuttosto violenta ma non nuova per contenuto e toni. C’è il solito slogan “Bella Italia”. C’è la minaccia, che ora va per la maggiore, del boicottaggio dei prodotti e delle vacanze italiane (o spagnole, o greche… dipende. Anche se dubitiamo che susciti allarmi nella riviera romagnola). C’è l’asso nella manica della lettera al papa tedesco, a uso e consumo delle casalinghe bavaresi, e questo non l’ha mai avuto nessuno (anche se sospettiamo che il papa tedesco, in quel periodo, si sia poi soffermato su altri pensieri). C’è la macchina da guerra della raccolta firme, sostenuta dal porta a porta, dai call-center, dalle tv consociate, insomma da tutto l’apparato di comunicazione che serve usualmente alla raccolta offerte delle holding come l’ETN.
E c’è il comodo format della mail all’ambasciatore italiano a Berlino.


Eccellenza, basta - ora basta! Centinaia di migliaia di cani vegetano, lasciati a se stessi, in condizioni orribili nei "lager" italiani. Perché? Per pura avidità di guadagno! Ecco perché mi rivolgo a Lei: metta fine ai sanguinosi affari di questi maltrattatori di animali senza scrupoli. Faccia sì che i canili siano sottoposti al controllo delle autorità statali e di organizzazioni animaliste indipendenti. Procuri che sia rispettata la legge italiana sulla tutela degli animali. Non permetta oltre che il maltrattamento degli animali sia finanziato dagli introiti delle tasse. Fintanto che in Italia i cani vivranno l'inferno, non acquisterò più prodotti italiani e non metterò più piede nel Suo Paese.
http://etn-ev.de/temp/explorer/files/phpPETITION/phpPETITION/


L’ambasciatore è diplomatico per mestiere. E da diplomatico sono i toni, non la sostanza, della risposta.


Berlino, 18 marzo 2010

Gentile Signor Stephanow,
faccio nuovamente riferimento al contenuto della Sua lettera dell’8 gennaio scorso, in cui Lei ravvisava le condizioni di vita deplorevoli dei cani senza padrone nelle strutture di accoglienza italiane.
Ho presentato le Sue osservazioni alle competenti autorità italiane e vorrei farLe pervenire alcune considerazioni sul tema.
Innanzitutto vorrei sottolineare che la legislazione italiana riguardante la protezione degli animali domestici è particolarmente avanzata. In effetti, l’Italia è l’unico Paese europeo che non prenda in considerazione l’eutanasia dei cani randagi, nemmeno quando non si riesce a trovare loro una nuova casa. Inoltre, esiste un’anagrafe canina a livello nazionale, in cui sono indicati anche i cani randagi e quelli detenuti nei rifugi. Questa anagrafe permette di identificare con sicurezza sia gli animali sia i proprietari, che in caso di comportamenti contrari alla legge devono fare i conti con pene assolutamente severe. Giacché l’uccisione, il maltrattamento e l’abbandono di animali sono in Italia reati penalmente perseguibili.
Purtroppo a livello locale sussistono ancora alcune situazioni che è difficile governare. Sfortunatamente ci sono nel Paese regioni nelle quali, nonostante le campagne per la sensibilizzazione dell’opinione pubblica e per la sterilizzazione degli animali, vivono ancora molti cani randagi. Le strutture di accoglienza non sono sempre all’altezza del loro compito, così che possono derivarne situazioni come quelle da Lei descritte. Si tratta tuttavia di casi che le autorità italiane si adoperano a contrastare con un’attività di sorveglianza intensiva e di controllo.
In ogni caso il Governo è impegnato per migliorare ulteriormente la situazione e sta perciò studiando anche una nuova legislazione nazionale nell’ambito della tutela degli animali domestici.
Le sarei grato se inoltrasse queste considerazioni anche ai soci e sostenitori della protesta lanciata dall’Europäische Tier- und Naturschutz e.V., non potendo rispondere loro personalmente, e colgo l’occasione per porgerLe cordiali saluti.
Michele Valensise


Purtroppo Stephanow non ha studiato da diplomatico. Ha studiato da imprenditore d’assalto, e le finezze non le vede o fa finta di non vederle. Non parliamo poi di praticarle. Così partorisce una delle più incredibili, arroganti e grossolane sparate da imbonitore che ci sia dato di leggere, parlando con lo Stato italiano da pari a pari, anzi peggio. E proponendo generosamente di impadronirsi delle istituzioni sanitarie pubbliche, dell’anagrafe canina nazionale pubblica (per farla riorganizzare da una normalissima, parziale anagrafe privata tedesca… ché altro non c’è in Germania, ma questa è sua consociata), della legislazione, del pubblico controllo su tutto e, s’intende, dei cani. Forse vuole anche un caffè e una gazzosa. Ma siamo pronti a scommettere che se gli si dessero i cani rinuncerebbe a tutto il resto.


Much, 25 marzo 2010

Miglioramento delle condizioni di vita dei cani nei canili italiani

Eccellenza,
desideriamo ringraziarLa di cuore per la Sua lettera del 18 marzo che abbiamo letto con grande interesse. Siamo lieti che abbia colto la nostra richiesta come un’occasione per prendere in più accurata considerazione la situazione dei cani in Italia.
Siamo d’accordo con Lei sul fatto che l’Italia abbia una legge moderna sulla tutela degli animali. Tuttavia in molti luoghi non viene rispettata. Lo stesso vale per la norma di legge per la quale i randagi non possono essere uccisi e i cani devono essere registrati all’anagrafe. Nel corso delle nostre numerose visite in Italia abbiamo dovuto constatare che in molti luoghi è ancora grande la popolazione dei randagi e che numerosi canili sono sovraffollati.
Ho potuto rendermi conto personalmente in molte regioni italiane degli abusi che spesso si incontrano nei canili finanziati dallo Stato – ai quali per di più si ottiene accesso solo con estrema difficoltà. In molti di questi canili i cani non vengono sterilizzati né registrati all’anagrafe. I cani, che passano l’intera vita nelle gabbie, non hanno a disposizione neppure la superficie minima prescritta dalla legge. In ultima analisi, lo Stato finisce per finanziare un ricovero e un mantenimento degli animali non adeguati alla specie, così come le manovre piuttosto dubbie di certi gestori di potuto rendermi conto personalmente in molte regioni italiane degli abusi che spesso si incontrano nei canili finanziati dallo Stato – ai quali per di più si ottiene accesso solo con estrema difficoltà. In molti di questi canili i cani non vengono sterilizzati né registrati all’anagrafe. I cani, che passano l’intera vita nelle gabbie, non hanno a disposizione neppure la superficie minima prescritta dalla legge. In ultima analisi, lo Stato finisce per finanziare un ricovero e un mantenimento degli animali non adeguati alla specie, così come le manovre piuttosto dubbie di certi gestori di canili.
Poiché l’ETN, grazie all’esperienza pluriennale acquisita soprattutto nei Paesi del Sud Europa, conosce a fondo tale problematica, Le offriamo il nostro sostegno:

- L’ETN è pronta, con la propria équipe di veterinari e in collaborazione con i veterinari italiani, a effettuare campagne di sterilizzazione per limitare la popolazione dei randagi e quindi la sofferenza degli animali. Anche in questo l’ETN può appoggiarsi a un’esperienza pluriennale che mette volentieri a disposizione.
- Con il nostro partner Tasso e.V. – la più grande anagrafe europea di animali da compagnia – possiamo valutare come si possa attuare in Italia la registrazione in anagrafe degli animali domestici in modo da coprire senza lacune l’intero territorio.
- Insieme con le Autorità italiane possiamo mettere a punto un sistema in base al quale i rifugi siano gestiti in modo tale che i cani non vi languiscano stipati in quantità in spazi calcolati in stretta misura e in condizioni catastrofiche; e nel quale, per esempio, la retribuzione si faccia in conformità con le prestazioni e le attrezzature e non per cane al giorno.
- Le offriamo di sviluppare con le Autorità una lista di provvedimenti per fare in modo che i cani dei rifugi possano essere dati ad amanti degli animali italiani e di altri Paesi europei. Giacché neppure la permanenza degli animali in rifugio da quando sono cuccioli sino alla morte rappresenta una soluzione conforme alle esigenze della specie.

Queste sono solo le misure più importanti per dare attuazione alla legge italiana sulla tutela degli animali e quindi soddisfare le esigenze dello Stato italiano. Tuttavia è necessario impiegare ispettori indipendenti il cui compito sia quello di controllare il rispetto di leggi e normative. Questa sorveglianza potrebbe essere effettuata da ispettori dell’ETN in collaborazione con animalisti italiani, onde combattere insieme contro gli abusi.
Ci confronteremmo intanto volentieri con Lei in un colloquio privato su come mettere in pratica insieme le soluzioni da noi proposte per questa azione di sostegno.
Come abbiamo già reso noto, abbiamo lanciato in gennaio una campagna di informazione. Con una risposta veramente straordinaria. La popolazione in Germania ha preso grande interesse alla sorte dei cani in Italia. Nello spazio di poche settimane quasi 20.000 persone hanno firmato la nostra petizione.
Queste firme vorremmo consegnarle a Lei nel quadro dell’occasione del colloquio. Intendono essere espressione del sostegno che noi, come organizzazione per la protezione animale, e il popolo tedesco vorremmo far pervenire a tutti coloro che in Italia sono animati da senso di responsabilità e da amore per gli animali, onde porre fine il più presto possibile agli abusi esistenti nei canili.
Nei prossimi giorni La contatteremo telefonicamente per fissare un appuntamento con Lei.
Cordiali saluti.
Wolfgang Stephanow
Presidente ETN

http://etn-ev.de/index.php?module=downloads&index%5bdownloads%5d%5baction%5d=overview&index%5bdownloads%5d%5bcategory%5d=12


Non possiamo nascondere che lo scoppio d’ilarità che ci ha colti a questa lettura si è presto trasformato in dolente solidarietà per l’ambasciatore Valensise. Eccellenza, lei è tutti noi. La preghiamo, sia diplomatico su tutto, ma sia tetragono sul caffè e la gazzosa. Però, visto che è in ballo, veda un po’ di sapere chi sono gli Italienischer Tierschützern che sono già nei ruoli dell’ETN per collaborare con i suoi Inspektoren. Noi qualche idea ce la siamo fatta.


Fonti:
http://traccediverse.blogspot.com/2009/10/spagna-germania-sola-andata-senza-scalo.html
http://www.charitywatch.de/index.asp?id=989
http://etn-ev.de/index.php?module=projects&index%5bprojects%5d%5baction%5d=details&index%5bprojects%5d%5bdata%5d%5bprojects_id%5d=76&index%5bprojects%5d%5bcategory%5d=66
http://traccediverse.blogspot.com/2010/04/comunicato-una-civitanova-i-rigattieri_2742.html

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono senza parole... come si permettono di venire a comandare in un altro paese, addirittura rivolgendosi al nostro Governo? Paese che ha una legge sulla protezione animale delle migliori al mondo, dove la microchippatura è obbligatoria, mentre nel loro paese non hanno alcun anagrafe canina e persino un privato cittadino può vendere il proprio cane ad un laboratorio, dove i canili sono pieni ed i cani già a 6/7 anni non li vuole quasi nessuno?
Insegnare a noi cosa?
Che facce toste!! Affari, affari...soldi, soldi! Vergognatevi! Intascate milioni sulla pelle di randagi di tutto il mondo!A questo orrore non vedo l'ora che si metta la parole fine!

Anonimo ha detto...

Cha baggianata da crucchi a scrivere al Santo Padre concittadino. Non lo sanno che degli animali gliene può fregar di meno dato che, come assicura lui, non hanno un'anima? Visto che proprio vogliono fare del bene, perchè non riservano i loro aiuto ai poveri extracomunitari (possessori di anima) che stanno invadendo il Bel Paese? I cani sono forse più importanti?

Ringhio ha detto...

Beh, certo che lo sono, in un certo senso... che è quello che intendono loro. Non glielo diciamo degli extracomunitari: credo li considerino al disotto perfino degli italiani, greci, spagnoli ecc. ecc. Hai visto mai, dovesse venir loro qualche idea imprenditoriale... di sicuro danno già loro "lavoro" nei Paesi extraeuropei dove vanno a pescare altri cani.
La lettera al Pastore Tedesco è un colpaccio, riconosciamolo. Però credo che abbia ragione l'autore quando dice che serve per la Baviera cattolica. Alla maggioranza protestante non dovrebbe fare grande impressione, a meno che l'essere tedesco non riscatti il suo essere cattolico. Il tedesco medio è terribile quanto l'italiano medio.
Comunque la rozzezza dell'assalto non deve trarci in inganno. Stiamo attenti, perché in Italia qualcuno sarebbe anche capace di dire "quanto sono bravi" e di chiamarli a partecipare a qualche task force. La Germania storica comincia al Po.

Anonimo ha detto...

Son sicura che il dietro le quinte della famosa "task force" annoveri già qualche consulente nord europeo. Chissà quanti buoni consigli (proficui per lui) elargirà sul giusto modus operandi!

Anonimo ha detto...

concordo con l'ultimo anonimo ed aggiungo che come propagandisti di se stessi alcuni plitici sono molto bravi a darla da bere ai beoti.

Anonimo ha detto...

Una multinazionale a tutti gli effetti, che vuol monopolizzare il mercato dei randagi del mondo, con un gruppo di veterinari che va in giro per il mondo... perché i veterinari locali non sono in grado? Con ditte di PR, esperti informatici e quant'altro...
Ma fateci un piacere , pensate a tutti i problem che avete a casa vostra!!
Non parliamo della Task Force... che parolona!! Ben studiata pure questa!

Anonimo ha detto...

Attualmente l'etn è a Murcia in Spagna, con i propri veterinari, per una campagna di sterilizzazione!!
Ma in Spagna i veterinari non dicono nulla, suppongo siano in grado di sterilizzare anche loro....

Anonimo ha detto...

e stanno facendo basi ovunque.ANCHE IN PAESELLI FUORI DALLE MAPPE..GEOGRAFICHE.si stabiliscono li,e poi fanno BELLE ADOZIONI in Germania.che èmessa da panico,la gente non ha soldi per tirare avanti e viene a prendere cani italiani? ma per PIACERE.oltremodo ridicolo ed offensivo per chi ha un minimo di materia grigia.MA PER LORO SIAMO I SOLITI COGLIONI,STUPIDI DA GABBARE.non cambia mai la storia ,sempre uguale.E PENSARE CHE PROPRIO ORA SI E EVITATO DI MANDARE 5 CUCCIOLI E UNA MADRE PROPRIO A BOCCHEGGIANO.ma chi e che consiglia? o e la stessa che si fa viva quando sente emergenze? cosi mi è stato detto da alcuni volontari bisognosi.POI MI MANDANO MINACCE OFFESE .non la suddetta,le sue comari.CHE FANNO PROCLAMI,CAMPAGNE PRESQUE ELETTORALI.LE CHIACCHIERE NON NASCONO DAL NULLA .e non si sa dove finiscono i cani che vanno qui.PER MANTENERE SIMILI STRUTTURE CI VOGLIONO SOLDI.perche la finanza non indaga? da dove provengono i soldi che permettono mantenere una simile struttura? perche sta gente non sta al suo paese a fare i benefattori per i cani LORO?ce ne sono centinaia di migliaia.E TUTTO SPIEGATO PER BENE QUI,IN QUESTO BLOG CHE IO NON SMETTERO MAI DI RINGRAZIARE PER AVERMI APERTO GLI OCCHI.anche se ragionando un po a qualcosa ero arrivato da solo.ma vedere li tutto nero su bianco è illuminante MA CHE MI FANNO PERSEVERARE NELL IDEA che L UOMO FA SCHIFO.almeno nella stragrande maggioranza.STI TRACOTANTI PERSONAGGI ANDREBBERO ESPULSI COL FOGLIO DI VIA COME PERSONE INDESIDERATE.e gia successo per una loro connazionale ad ischia mi pare.NON SI PUO FARE REPLAY?

Anonimo ha detto...

L'ETN è a Murcia con un team di vet bulgari(costano meno) e tedeschi!